4 febbraio 2017
Giovedì scorso non abbiamo
lavorato, ma abbiamo trascorso la giornata a Jinja. Frida ed io, insieme a
Winni, la quarta dei figli di Moses, abbiamo visitato due ospedale. Nessuno è
ammalato, sia chiaro, ma Winni, che da qualche tempo dice di non sentirsi bene,
ha voluto fare un esame del sangue per stabilire se ha qualcosa o meno.
Quella che mi ha stupito è
come una ragazzina appena quindicenne possa essere così matura e preparata da
fare tutto da sola senza coinvolgere i suoi genitori per evitare di
preoccuparli. Ma cominciamo dall’inizio….
Mercoledì, al ritorno da
Kampala dove era stata con il padre, Winni ha comunicato a Frida ed a me che
era stata (da sola) da un medico che, secondo gli esami che gli aveva fatto, le
aveva comunicato di avere la leucemia….. Potete immaginare lo sconforto e la
preoccupazione che abbiamo provato nel sentire questa terribile notizia. Su
nostro suggerimento, ha deciso di sottoporsi ad altri esami, possibilmente in
ospedale, per fare un controllo più approfondito della questione.
Il giorno dopo, prendendo
l’occasione del viaggio a Jinja del padre, siamo andate con lei per poter
esserle di conforto. Lasciato il padre e Cody (l’altro volontario) in centro
città, noi tre abbiamo preso due “boda-boda” e siamo andate all’ospedale per
bambini che si trova all’inizio della città. Lì Winni ha cercato il medico che
conosce attraverso la sorella maggiore, Marine, che è infermiera in un ospedale
diverso, ed il medico si è molto stupito nel leggere il foglio del medico di Kampala
che Winni gli ha mostrato. La sua prima reazione è stata di incredulità. Poi,
ha prelevato una fiala di sangue che ha riconsegnato a Winni dicendole di
portarla in un ospedale diverso per fare gli esami di laboratorio.
Fuori di nuovo e, di
nuovo,altri due “boda-boda” per raggiungere l’altro ospedale che si trova a
ovest della città, a circa 15 minuti di moto.
Arrivati là, abbiamo
faticato non poco a trovare l’edificio dei laboratori. Il personale
dell’ospedale cui Winni ha chiesto informazioni (nella lingua locale,
ovviamente) non si mostrava affatto collaborativo, anzi….
Una volta trovato il
laboratorio, in cima alla collina dopo aver attraversato un grande prato dove
sono collocate tende e baracche che ospitano i parenti degli ammalati che
“bivaccano” lì, abbiamo aspettato nella “sala d’attesa”. Questi, in effetti, è
inesistente, è semplicemente uno spazio esterrno, davanti all’ingresso, con
alcune panche e, se queste non sono
sufficienti, ci si siede per terra e si aspetta. Fortunatamente, malgrado il
considerevole numero di persone in attesa, noi abbiamo aspettato per non più di
mezzora. Alla fine, una volta ricevuti i risultati, ho letto i valori a Winni
confrontandoli con gli standards ed è risultato tutto perfettamente in regola.
A questo punto, siamo
ritornate al primo ospedale – quindi, altro giro in “boda-boda” – per mostare i
risultati al medico. Il medico ha confermato che la diagnosi del medico di
Kampala era errata, Winni sta bene e non ha nulla in corso, forse, un po’ di
malessere dell’età….
Meno male che tutto è finito
bene!
4 febbraio 2017
Last Thursday, we didn’t work at the school but we
spent the whole day in Jinja.
Frida and I, together with Winni, the fourth of Moses’
children, we visited two hospitals. Wait! Nobody is sick but Winni had to take
some blood tests because she’s been saying that she’s not feeling well for some
time.
What’s really amazed me is how a fifteen years old
girl can be so mature and grown up to do everything on her own without
involving her parents to avoid them to be worried.
But, let’s start from the beginning….
The day before , on Wednesday, coming back from
Kampala where she went with her father, Winni told Frida and me that she
visited a doctor on her own and that, according to him she was suffering of
leukemia….. you can imagine the disappointment and how worried we were
listening the news. At our suggestion, Winni decided to take additional and
more reliable tests at the hospital in order to verify if the Kampala doctor
was right or not.
The next day, taking advantage of Moses going to
Jinja, off we went all together. Frida and I wanted to be with Winni to support
her as much as we could. We left Moses and Cody (the American guy) in the city.
We took two “boda-boda” and went back to the Children’s Hospital which is at
the beginning of the city. When there, Winni looked for the doctor suggested to
her by her sister, Marine, who’s a nurse in a different hospital. The doctor
couldn’t believe the Kampala’s doctor note and his reaction was strong. He
immediately took blood from Winni’s arm and
gave her the vial to be taken to another hospital to be tested.
Out again, and, again, off on two “boda-boda” to lead
to the next hospital which is in the west side of the city, some 15 minutes by
motorbike.
Once there, we had an hard time to find the laboratori
building and the hospital staff was not at all cooperative although Winni was
speaking the local language….
In the end, we found it. It’s on the top of the hill
and to get there you’ve to cross a rather big field with tents and sheds where
the relatives of the hospitalized people can camp. The waiting room of the
building is actually non-existent. It’s an outdoor space in front of the
entrance with few “benches” not sufficient enough for all the people waiting,
so you’ve to sit on the ground. All in all, we were lucky because we waited for
no more than half an hour to get the results of the blood test. Once got them,
I read them to Winni comparing her results with the standards given and
everything seemed to be in order.
We returned to the Children’s Hospital (then, another
tour on the “boda-boda”) and showed the results to the doctor. The doctor
confirmed that the diagnosis of the
Kampala’s doctor was completely wrong.
Winni is ok, she isn’t sick
Thank goodness everything went fine!
per le strade di Jinja |
Sono riuscita Giusi. !!!! Felice che gli esami della bimba siano negativi. Bello spavento!!!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo messo un altro commento ma non so dove e'collocato....ahaha un abbraccione
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminabene, Maria, vedo i tuoi commenti!!! sono tutti in doppio, però. Va bene lo stesso! si, è stato uno spavento per tutti, ma , fortunatamente, è andato tutto bene. Domani mattina si inizia a scuola. Aggiornerò appena possibile. Buona domenica
EliminaPovera piccola, che paura! Per fortuna è andato tutto bene. Ti dirò che mi è nato un cuginetto, Filippo, unico erede maschio della famiglia. Siamo tutti contenti però la sua nonna é stata ricoverata con una diagnosi di leucemia proprio lo stesso giorno e senza vedere il nipotino. A volte il destino gioca davvero brutti scherzi. Con una mano ti da qualcosa e con l'altra ti prende qualcos'altro. Sono un po' giù di morale e questo tempo non aiuta! Un abbraccio
RispondiEliminami dispiace Rosanna. E' vero, a volte la vita è così malvagia che non riusciamo davvero ad accettare situazioni così terribili. Coraggio... cosa posso dirti... ti voglio bene, leggiti il prossimo blog così ti fai due risate
EliminaCiao Giusi buona domenica, qui piove ancora. Buon inizio scolastico domani, sara' una nuova e bella esperienza....e i bimbi non sanno ancora che bell'incontro faranno!!! Vorrei essere li'
RispondiEliminaCiao Giusi buona domenica, qui piove ancora. Buon inizio scolastico domani, sara' una nuova e bella esperienza....e i bimbi non sanno ancora che bell'incontro faranno!!! Vorrei essere li'
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