2 febbraio 2018
E’ già passata una settimana dal
mio arrivo… e quanto è successo! A volte penso abbia un po’ dell’incredibile….se non fosse che sono
qui e vedo e documento con le fotografie tutto quello che viene fatto.
Dallo scorso venerdì, appena arrivata
e fatto un primo sopralluogo sul terreno dove deve sorgere la nuova scuola
materna, oggi, esattamente dopo una settimana, ho fotografato un edificio già
eretto, il primo blocco dedicato alle tre aule già eretto sino alla misura dove
deve essere posato il tetto, più le fondazioni erette per il secondo blocco,
quello dove sorgeranno le stanze per gli uffici e quella più ampia per il
magazzino.
Oltre a questo, sono stati fatti
gli scavi per le latrine con una profondità di ben 40m.
Va precisato che il secondo
blocco, una volta completato – e questo sarà possibile all’arrivo di nuove
risorse per cui i comitati promotori del progetto, sia quello locale che quello
internazionale, stanno lavorando per l’ottenimento – diventerà l’officina per
l’addestramento di giovani che hanno lasciato la scuola e vogliono imparare un
mestiere.
Si inizierà con corsi per
diventare riparatori di motociclette – importante considerato l’alto numero di
moto usate come taxi, i famosi “boda-boda” - poi con altri corsi per imparare
ad usare il computer e, successivamente, saranno avviati corsi disponibili a
tutti i componenti la comunità rurale di Kyabirwa per l’uso di questa
tecnologia.
Contemporaneamente a questo
secondo step, saranno organizzate riunioni per la comunità intera per
sensibilizzare gli abitanti verso i problemi causati dall’HIV/AIDS, dall’abuso
di droghe, come prevenire maternità indesiderate e matrimoni in età prematura.
E’ sicuramente un progetto molto
ambizioso, ma – visti i risultati ottenuti in una sola settimana – qui siamo
tutti molto fiduciosi che nell’arco dei prossimi due anni si possa realizzare
tutto quanto fa parte del progetto stesso.
Intanto oggi è arrivata una
boccata di ossigeno da supporter tedeschi e questa infusione di risorse ci darà
la possibilità domani di acquistare il legno per il tetto delle tre aule.
Mi sento completamente coinvolta
in questa avventura e sto lavorando tanto per produrre documenti che vanno
presentati regolarmente alle autorità locali e per gli aggiornamenti da inviare
ai partner stranieri, tutti ex volontari che hanno ben conosciuto questa realtà,
che stanno lavorando sul fronte della raccolta fondi. Lavoro tanto e sono
contenta, mi sento utile per qualcosa di significativo a beneficio di queste persone che, a differenza mia, senza
colpa, sono nate in una terra ricchissima, ma poco generosa nei loro riguardi.
Oggi sono stata a Jinja con
Martin. L’ho reso il bambino più felice del mondo. Abbiamo trascorso una bella
giornata insieme e l’ho portato al Sailing Club, un posto per “stranieri” dove
non avrebbe mai avuto la possibilità di andarci da solo. Era contento con il
suo zaino nuovo! Siamo ritornati con il “boda-boda” ovviamente tutti
impolverati dalla famigerata terra rossa! Bella giornata!!
A week has
already passed since I arrived… and a lot of things have happened! Sometimes, I myself I can’t believe my eyes… but it’s real and the
photos I’m taking make evident this reality
Last Friday I visited an empty field, the field where the new pre-school was meant to be
constructed, today, exactly a week
later, I took the photo of a building, the first block of the three classrooms,
built up to the point where the roof will be put together starting tomorrow,
plus the foundations of the second block where the offices and the storage room
will be completed.
In addition to these works, also the pit of the
latrines has been dug with a depth of 40 m from ground level.
It has to be said that for the second block,
once completed, the storage area will become the workshop for training youths, mainly
school dropouts, to become mechanics and computer experts.
The completion of the second block will be
possible when new funds are coming. In this respect, either the local and the internationl
committes are working on attracting new funding
in particular through the “Global Funding” agency.
Mechanics are very much required, in particular
to repair motorbikes, considering the high number of bikes which are used as
taxis, the famous “boda-boda”. Computer experts are important as well to train
youths in this technology. In a later stage, courses for the Kyabirwa community
members will be held to give them feedback on how to use a computer.
At the same time, half-day workshops will be organized
for the community as a whole, to rise their awareness on topics like HIV/AIDS,
drug abuse, early pregnancy and early marriage.
The project sounds very ambitious but
considering what has been achieved in only one week, everybody here is
confident that in the next two years everything can be completed.
Today, we have received a donation from some
German people. This is a very positive result which, tomorrow, will allow us to
buy the timber necessary to roof the three classrooms.
I’m deeply involved in this “adventure” and I’m
working very hard on the papers that have to be presented to the local
authorities as well as preparing the update for the foreign friends who are in
the project. These people were volunteers here in the past and all of them are committed
to raise funds for the project.
I work really hard, but I’m happy. I feel I’m
useful here helping to improve the wellbeing of these people who were born in a
very rich continent which has not been generous to them at all.
Today, I’ve been to Jinja with Martin. I made
him the happiest boy in the world for the day. We had a good time. We also went
to the Jinja Sailing Club, a place for “mzungu” (white/foreign people) .
He was happy with his new rucksack!
We returned home by “boda-boda”. When we
arrived, we were all dusted red! It has been a very good day.
a happy face at the Jinja Sailing Club |
Giusi ed io e noi siamo coinvolti con te! Io mi sento li' ogni giorno e quando col mio cervellino penso che iniziative fare, come raccogliere fondi per contribuire a realizzare questo progetto un investimento di futuro per quella comunita'. Vorrei avere braccia lunghe per contenere tutti. Ciaoooo
RispondiEliminaTi leggo sempre con piacere e nutro grande ammirazione nei tuoi confronti. Sai che al momento sono impegnata in un progetto locale, ma non è detto che non possa escogitare qualcosa. Un abbraccio. Rosanna
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