7 febbraio 2018
Giornate piuttosto intense, queste
ultime, a partire da LUNEDÌ.
Lunedì, viaggio a Jinja per
visitare gli uffici distrettuali, che
rispondono direttamente al Ministero dell’Istruzione perché Moses deve sbrigare
alcune pratiche amministrative che riguardano la sua professione di insegnante
statale.
Devo dire che questa parte della
città è probabilmente la migliore tra quelle che ho visitato e visto. Ci sono
ancora edifici che risalgono all’epoca colonialista inglese, infatti noto, sul
portale d’ingresso principale, la data 1930 e, per essere sincera, credo che
tutto si sia fermato a quella data impressa nel cemento, considerato come sono
suddivisi ed arredati gli uffici….. Però è tutto conservato in condizioni
accettabili.
Poi, via, dall’altra parte della
città per nuovi acquisti di cemento, ne abbiamo comprati altri 12 sacchi e, nel
frattempo, da una settimana all’altra, il prezzo è salito da 29.500 scellini
per sacco (quanto abbiamo pagato il primo giorno, 26 gennaio) a 31.000 scellini
per sacco pagati lunedì. Questo è il risultato del rincaro del petrolio che qui
incide praticamente su tutto. Per un’idea di quanto sia l’equivalente in Euro:
29.500 shs. sono, all’incirca, 6,63 Euro mentre 31.000 shs. equivalgono a ca.
6,97 un rincaro del 105% in una settimana e mezza.
Acquistiamo poi 200 mattoni per
la ventilazione da mettere sopra porte e finestre sia del blocco 1 (le tre
aule) che dei bagni. I bagni saranno 8 in tutto: 3 per le bambine, 3 per i maschietti e 2 per
le insegnanti.
Rientriamo a casa nel tardo
pomeriggio e ci fermiamo al cantiere. I lavori procedono speditamente: è stato
fatto il basamento di cemento per le latrine – cosa estremamente complicata che
ha richiesto tantissimo lavoro, ovviamente tutto manuale. Nel frattempo, altri
operai lavorano per preparare la cassa di metallo da inserire sopra
all’edificio del blocco 1 per poi fare una colata di cemento e stabilizzante
(sassi misti a sabbia) in modo da creare il rinforzo necessario per le travi
del tetto.
Sono lavori estremamente
interessanti da vedere, ma, quello che mi colpisce ancora una volta è
l’alacrità con cui queste persone lavorano e la forza che mettono a
disposizione per eseguire qualsiasi sforzo che, al nostro “occhio bianco”
apparirebbe impossibile se non con l’ausilio di mezzi meccanici ed altre
diavolerie del genere.
MARTEDÌ si rivela ancor più intenso del giorno prima.
Partiamo da casa verso le dieci
con i documenti che l’ufficio amministrativo locale ha richiesto a Moses per
registrare la nuova fondazione che si sta occupando della costruzione
dell’asilo. Gli uffici distano una decina di minuti in macchina, a nord del
villaggio, una zona che ancora non avevo visitato. Non è affatto diversa dal
resto, forse un po’ più collinare, più verde, ma con la stessa strada sterrata
rossa, case di fango e paglia, poche costruzioni in mattoni e con una massiccia
presenza di rifiuti, per lo più plastica, visibili ovunque. Come da
copione,dunque….
Moses mi ha anticipato che la
signora responsabile dell’ufficio cui siamo diretti, non è particolarmente cordiale e , tutte le
volte che lui l’ha incontrata, gli ha sempre fatto un sacco di storie per
qualche documento mancante oppure incompleto, una vera burocrate, insomma.
Speriamo che questa sia la volta buona….
Arriviamo a Budondo, ma –
sorpresa – la signora non c’è! Il capo amministrativo, che ho incontrato il mio
primo giorno qui, dopo averci salutato con molta cortesia, ci dice che la
signora è a Jinja per un meeting con il capo del suo dipartimento. Dovendo
anche lui andare a Jinja, ci propone di andare insieme. Ok, per Moses non c’è
problema e partiamo.
Una volta arrivati, sempre nello
stesso palazzo dove siamo stati lunedì, ma in un ufficio diverso, incontriamo
la signora che ci guarda un po’ seccata. Dopo essermi presentata, lei inizia a guardare i documenti che le abbiamo
portato per la registrazione e…. sorpresa, ovviamente, non sono sufficienti, ma
vanno integrati con ulteriori informazioni, specie per quanto riguarda la parte
economica e la tempistica per la realizzazione.
Moses è furioso, ma negozia con
la signora la nuova lista di carte da preparare e portare. Si accordano per
giovedì pomeriggio alle 2:00 a Budondo. Lei mi guarda con aria di superiorità e
non mi saluta nemmeno, si alza impettita e se ne va. Posso tranquillamente dire
che neanche lei non mi sta simpatica e ho trovato la prima persona scortese –
credo forse l’unica, almeno per ora – in tutta l’Uganda!
Risultato: ho trascorso tutto il
pomeriggio di martedì e gran parte di oggi a preparare tabelle dettagliatissime
con dati, tempistiche reali e di previsione e costi per la realizzazione
del’asilo che, d’altra parte, è in via di completamento!! Ma , alla fine di questa
giornata, sono soddisfatta ed anche orgogliosa del fatto che la mia esperienza
bancaria di 26 anni mi sia stata di grande aiuto!
Starting early this week, the days have been really very very full of
activity and hard-working ones.
On Monday, Moses and I drove to Jinja to visit
the district offices, strictly linked to Ministry of Education because he had
to do some administrative business to attend concerning his profession as a
teacher.
I have to say that this part of town is
probably the best one of all I’ve seen and visited. There are buildings which
date back to the colonial English period. In fact, I notice that on the main entrance
there is an inscription bearing the date 1930 and, to be fully honest, I think
that everything in there has remained a sit was at that date considering the
lay-out of the interiors and how they are furniture… This notwithstanding, I
think that it’s all acceptably well kept.
After this stop, we move on to the other side
of town to buy additional bags of cement. We bought some other 12 bags and we
noticed that since last week price has increased by 105% due to the increase of
oil. Last week we paid 29,500 shillings per bag, Monday we paid 31,000
shillings per bag (the € equiv. is 6.63 and 6.97, respectively). Oil increases
have an impact on everything here.
We also bought 200 vent bricks to be cemented
over the doors and windows of block 1 (being the three classrooms) and of the
latrines. These latter will be 8 in total, 3 for the girls, 3 for the boys and
2 for the teachers.
We drove back home in the late afternoon and we
stopped at the site. The works are going on very fast: the concrete base for
the latrines has been completed. This has required the workers their strongest
and powerful efforts to reach completion. In the meantime, other workers were
preparing the iron cage to be inserted on the top frame of the whole building
(block 1) in order to create the necessary reinforcement for the beams of the
roof.
It has been extremely interesting watch these
men at work because they are really skilled and they work so hard we can’t even
imagine if we don’t see them doing what they are doing without any mechanical
help. You wouldn’t believe any story if you don’t see them, trust me!
Tuesday has revealed even busier than the day
before.
We leave home at around ten o’clock with the
documents the local administrative office required Moses to be delivered in
order to register the new Foundation which is taking care of building the new
pre-school.
The sub-county H.Q. is not far from home. It’s
located north of Kyabirwa in an area I hadn’t visited yet. The area is not very
different from the one where I’m living. It’s probably greener, more hilly but
with the same unpaved red road, thatched houses, few brick houses and tons of
garbage, primarily plastics, visible everywhere. Same picture here…..
Moses had informed me in advance that the lady
in charge and the one we are supposed to meet is not particularly friendly and
all the times he met her, she had been rather tough in asking him papers and
new documents all the time. In essence, she’s a perfect bureaucrat. Let’s hope
this time will be the last!
We arrive in Budondo, but – surprise, surprise
– the lady is not there! The Chairperson III, the one I met the very first day
when I got here, a very nice and cordial person, tells us that the lady had to
go to Jinja for a meeting with her boss. As he has to go himself to Jinja, he
proposes to go together – so he’ll get a lift . Moses agrees and off we go.
Once we arrived in Jinja, same place as Monday
but a different office, we met the lady who looked at us a little bit fed up. After introducing myself, she
started reading the papers we brought (exactly the ones she requested Moses to
prepare) and – “of course” – they are not enough to file for registration! We
are requested to deliver a timeline, including financials about the new
pre-school, and other info.
Useless to say that Moses was furious, but he
negotiated with the lady the new list of papers to be produced and they agreed
to meet again on Thursday at 2:00 in Budondo.
Then, she looked at me from top to bottom and
without even saying “Good-bye” she left.
I can easily say that I did consider her
totally unpleasant, probably the first and only one nasty person in the whole
Uganda! At least so far.
The outcome was that I spent the whole Tuesday
afternoon and a big chunk of today preparing very detailed tables with data, results,
forecast, spread-sheets and cash flow analysis concerning the construction of
the pre-school that’s almost on its way to be completed.
A very busy day, but at the end of the day, I’m
highly satisfied and proud of myself because my
banking experience of 26 years has paid me back!
latrine in costruzione |
Giusi una tosta come te supera la burocrazia e l antipatia!!! Urca fa pure rima! Meraviglioso veder crescere la scuola a vista d'occhio! Un abbraccio a te alla comunita' e ai lavoratori!
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