mercoledì 25 gennaio 2017



25 gennaio 2017



la raccolta dell'acqua

l'ospedale ridipinto

tornando a casa



al Black Lantern

al Black Lantern



25 genn  2017

Un pò di diario di ieri, martedì, che non ho scritto. Allora, ieri mattina siamo andati in macchina all’altro villaggio dove c’è l’ospedale, a circa 3 km da casa, percorrendo le strade sterrate che ti “dipingono” tutto di rosso! Mai mettersi una maglietta o dei pantaloni chiari, diventano rossi e, anche se li lavi a fondo, non torneranno mai più del colore originale. Ritornerò con tutto tinto, piedi compresi!
Una volta arrivati, abbiamo subito iniziato a dipingere quanto restava e, man mano che le persone arrivavano per essere curate, ci ringraziavano per quello che stavamo facendo. Non male!
Siamo rimasti all’ospedale fino alle 3:00 insieme a Okero, il ragazzo della nostra casa che ha lavorato con noi. Ad un certo punto, una volta finito tutto il lavoro, abbiamo capito che dovevamo ritornare a casa a piedi perché Moses era andato a Jinja a sbrigare delle commissioni che hanno richiesto un sacco di tempo.
Ohhh, 3 km a piedi, sotto il sole del pomeriggio, non è una gran bella notizia, ma siamo partiti. Fortunatamente, Okero conosce tutte le scorciatoie in mezzo ai campi e, dopo una 40ina di minuti di camminata, siamo arrivati a casa. Ci aspettava Florence, la moglie di Moses, con il pranzo pronto.  Meno male!
Dopo il pasto, Frida ed io abbiamo deciso di andare sul Nilo, in un posto dove c’e un campeggio, un ristorante ed un bar direttamente sul fiume.
Credo sia stata un’ottima decisione anche se….. abbiamo camminato per poco più di mezzora, ma il percorso non è stato terribile.
Arrivati al “Black Lantern” (questo è il nome del resort), abbiamo avuto una graditissima sorpresa. E’ un posto molto bello, una splendida vista sul Nilo, bellissima vegetazione con tante piccole scimmie che saltano da un albero all’altro.
Mentre la cameriera ci conduceva alla terrazza, ho detto a Frida:
“posso dirti una cosa un po’ da stronza?”
lei ha risposto: “Si!” –
Così le ho detto: “Siamo di ritorno nella civiltà” ha confermato con una sonora risata! Il posto ci è piaciuto e, sicuramente, ci ritorneremo. La mezzora di cammino vale davvero la pena.
Stamane, invece, ho chiesto a Moses quanto costa la retta per un anno di scuola. Mi ha tenuto una lezione: allora, l’anno scolastico qui si divide in 3 periodi di 3 mesi ciascuno.
Gli studenti possono frequentare uno, due o tutti e tre i periodi, tutto dipende dalle disponibilità economiche della famiglia.
La retta per ogni periodo è di 15.000 Scellini Ugandesi e copre le spese per acquistare i libri, l’uniforme, la legna e l’acqua. Questa cifra equivale a ca. 4.5 Euro; per un intero anno scolastico, 45.000 Scellini, equivalgono a circa 15 Euro. Se penso che per me 15 euro equivalgono a tre pacchetti di sigarette, mi sento terribilmente colpevole.
Ho deciso di fare una donazione per supportare l’educazione di uno o più studenti. Darò i soldi a Moses e lui sceglierà la soluzione migliore. Vi aggiorno….
Per quanto riguarda il lavoro, oggi abbiamo ripulito un’aula e le due stanze degli uffici per gli insegnanti. Domani continuiamo con la pittura

A bit of news from yesterday, Tuesday.
So then, yesterday morning we were driven to the next village where the hospital is located. It is 3 km far from home. We drove through unpaved roads, of course, which paint everything red. Never wear light color t-shirts or trousers, they become red and even though you wash them thoroughly, they will never return their original color. I’ll be back home with everything dyed red, my feet included
Once arrived at the hospital, we started painting whatever was left to finish and when the people arrived to be taken care of, they stopped by to thank us for what we were doing for them. Really rewarding!
We stayed at the hospital until 3:00 pm together with Okero, the guy who lives where we live and has worked with us. At a certain point, once the works were finished, we understood that we had to walk back home because Moses was in Jinja and he was late to pick us up.
Ohhh, a 3 km walk under the hot sun of the afteernoon is not good news-… but nonetheless, off we started walking in the middle of fields and jungle. Fortunately, Okero knows the shortcuts to get home and after 40 minutes we got home. Florence, Moses wife, was waiting for us with lunch! Thank god for that!
After lunch, Frida and I decided to walk down to the Nile in a place where there is a camping with bar and restaurant with a breathtaking view over the river
I think it was a good idea although we had to walk for half an hour to get there. However the road was not so rough.
Once we got at the “Black Lantern”  (that’s the name of the place) we had a pleasant surprise. The place is nice, well kept with a luxurious vegetation all around it. Small monkeys were jumping from one tree to the other.
While the waitress led us to the terrace I told Frida: “ can I tell you something bitchy?  
“Yes, of course”  she said
So, I said : “we’re back to civilization!” and she confirmed with a nice laugh.
We liked the place and the fresh squeezed passion fruit juices we had. We’ll be back for sure and the half an hour walking to, was really worth it.
This morning, instead, I had a chat with Moses about how much are the yearly school fares. I got a lecture in return: the school year is divided into three terms of three months each.
Students can attend one or more terms. It all depends upon the family finances.
The fare for each term is up to 15,000 Uganda Shilling which serve to cover the purchase of books, uniforms, burning wood and water plus a small share for electricity. The Euro equivalent is around 4.5 Euros per term. A full year, then, is 45,000 Shilling equivalent to 15 Euros. If I think that for 15 Euros I buy three packs of cigarettes back at home, I really do feel guilty.
I decided to make a donation to support the education of one or more students. I’ll give Moses the money and he will decided for the best. I’ll keep you posted
As far as the works are concerned, we cleaned a classroom and the two rooms which serve as the teachers’ quarters. Tomorrow, we will start with the painting


7 commenti:

  1. Che bello Giusy! Mi incantano questi racconti anche perché dopo il liceo io volevo fare il medico per poi venire in Africa. Papà non volle. Sai, una donna poi si sposa, la famiglia, , i figli ( visto quanti ne ho?) e quindi non può fare il medico e tantomeno partire... Era una vecchia mentalità alla quale, ai miei tempi, non ci si poteva opporre. Questa tua avventura mi riporta ai miei sogni giovanili.
    Bagnone news: Ieri sera a teatro non c'era molta gente. Ho acquistato il libro dal quale è stata tratta la rappresentazione. Questa storia di Utoya l'avevo completamente dimenticata... ma non solo io! Credo che ci fosse stato una specie di complotto di stampo nazionalista per occultarla. Un abbraccio

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    1. carissima Rosanna, le tue considerazioni sono un flashback anche della mia gioventù e, ora che non devo render più conto a nessuno se non a me stessa, eccomi qui.... ho fatto una scelta, sicuramente impegnativa, ma che avrei dovuto fare anni fa....meglio tardi che mai! e ne sono contente

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  2. Volevo aggiungere che se puoi anticipare 50 euro per la scuola dei bambini.. teli rendo quando rientri

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    1. certo che sì, è un piacere, nessun problema. Al ritorno ti relazionerò su quel che Moses deciderà di fare in merito. Grazie.

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  3. Sul Nilo....attenta ai coccodrilli!!!!

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    1. no Claudia, non preoccuparti. Qui non ci sono ancora (almeno, così mi è stato detto!) i coccodrilli sono più a nord nel South Sudan e poi in Egitto..... non qui (speriamo!!!!)

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  4. Che bello il Nilo! E tutto il mistero attorno alle sue fonti! Livingstone e gli altri ... una storia che mi aveva appassionata quando ero in Inghilterra ( sempre anni giovanili) . La BBC aveva trasmesso, a puntate, tutta la lunga vicenda di queste ricerche, che poi era sfociata nella scoperta del lago Vittoria. Mi piace pensarti sulle rive di quell'immenso fiume e invece magari sarai all'interno dell'ospedale o della scuola a pitturare o ad aggiustare qualcosa. Tornerai tutta rossa, che colore particolare ha quella terra! I bambini sono stupendi. Stasera a ginnastica ti abbiamo ricordata e oggi mi hanno telefonato anche le due che sono andate alle Canarie. Parlo della Pierangela e della Marilena. Rientrano lunedì e sono state benissimo al punto che il prossimo anno vogliono portare anche me e Giovanni. Mah!!! Sabato vado a Monza a visitare la Reggia, il Parco e a vedere il museo, la corona ferrea, insomma un po' di storia longobarda. Domenica vado invece a Pisa a Palazzo Blu per una lettura di Leopardi tenuta dal mio professore BLASUCCI che adoravo... lo seguivo incantata. Spero di riprovare quelle sensazioni! A risentirci prestissimo. Un grande abbraccio

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