martedì 31 gennaio 2017

30 gennaio 2017
Ieri, domenica, Frida ed io siamo andate in città, a Jinja. Entrambi i viaggi di andata e ritorno dal villaggio li abbiamo fatti con il “boda-boda”. Divertenti, soprattutto quello di ritorno.
Mentre stavamo tornando, già lontani da Jinja e sulla strada principale che conduce al villaggio,  il motociclista ha fermato la moto a bordo strada, l’ha adagiata sul terreno ed è corso in avanti per cercare di parlare con qualcuno. Nel frattempo, però, è’ arrivato un ragazzino in bici e i due hanno discusso nella loro incomprensibile lingua.
Il “nostro” motociclista ha preso la moto ed è ripartito in direzione opposta mentre il ragazzino in bici ci diceva (in inglese, fortunatamente!) di aspettarlo. Noi siamo rimaste lì, impalate, non sapendo cosa stesse succedendo e cosa fare.
Immediatamente, è arrivata un’altra moto ed il motociclista ci ha invitato a salire sulla sua moto perché ci avrebbe condotto lui a casa, come – a detta sua – gli aveva “ordinato” l’altro che era tornato indietro…..
Non sicura che ciò fosse vero, ho chiesto conferma al ragazzo in bici. Questi, impacciato e forse intimorito dal nuovo arrivato, non ha risposto, ma mi ha fatto un lieve cenno di no con la testa. Ho risposto all’altro che no, non saremmo andate con lui e, per  togliercelo di torno, gli ho detto un bel “mbe” che in lingua locale è no, e se ne è partito…..
Nel frattempo, era ritornato il “nostro” motociclista che era andato a far benzina!! e così, via, siamo risalite sulla moto e siamo arrivate a casa sane, salve e, ovviamente, rosse!!!
Jinja non è certo quello che si puo’ definire una bella città, almeno per quanto riguarda il centro. L’unica cosa bella ed interessante è il mercato centrale. Essendo pero’ domenica, tanti stands del secondo piano, quelli che vendono abbigliamento, soprattutto locale, erano vuoti. Al primo piano, invece, grande fermento tra i banchi di frutta, verdura e cibo. Molto colore ed un gran baccano. Qui, quando parlano, gridano.
La zona più bella e, oso, “elegante” della città è la zona che costeggia il Nilo. Ci sono delle ville con bellissimi giardini, c’è un bel parco con alberi enormi, molto alti e molto verdi e c’è il “Sailing Club” con un albergo, un ristorante ed un bel giardino sulle rive del fiume dove Frida e io ci siamo sedute a sorseggiare un caffè. Anche questa volta un tuffo nella civiltà con una meravigliosa vista sul Nilo.
Oggi, lunedì, siamo ritornati alla scuola dove abbiamo proseguito con i lavori di imbiancatura e pulitura delle aule


 30 gennaio 2017
Yesterday, it was Sunday. Frida and I decided to go to the city for the day. We made both journeys in the “boda-boda” and it was fun, especially for the return trip
In fact, on the way back when we were already far from Jinja but still on the main road, the biker stopped the bike on the side of the road and started to look for somebody. In the meantime, a guy on a bicycle came and the two started to talk in their incomprehensible language.
“Our” driver took his bike and off he went in the opposite direction while the guy on the bicycle told us (in English!) that we had to wait for him. We didn’t move and didn’t understand what was going on.
Out of the blue, another motorbike came and the biker told us to ride it because he would have taken us home as – according to his words – he had been “ordered” by the first biker…..
I wasn’t sure that was true, so I asked the guy on the bike for confirmation. He didn’t actually wanted to answer, probably he was intimidated by the other, but just made a slight no with his head. At this point, I told the other guy on the motorbike that we were not going with him and to have him out of our view, I added “mbe” which in their local language means NO. Off he went……
In the meantime, “our biker” was back. He told us that he had run out of fuel and went to buy some.
We rode his bike and arrived home safely and – of course – all red because of the dust!
Jinja cannot be defined as a nice town. The only interesting thing is the central market. However, being a Sunday, many of the stalls at the second floor of the building, the ones selling clothes, were empty. At the first floor, instead where they sell fruits, vegetables, spices and other food, the atmosphere was really vibrant and colorful. Many people around, all of them shouting. Here, when people talk to each other, they shout.. that’s their habit
The nicest and I dare say the most “elegant” area of the town is the one which extends along the Nile. There are nice villas with beautiful gardens, all well kept, and there is the “Sailing Club” . It’s a restaurant, hotel and has a beautiful and very well kept garden on the bank of the river. Frida and I sat in the garden to sip a good coffee. This time, again, a dive into civilization with a wonderful view of the Nile. That’s all for the Sunday.
Today, Monday, we went back to the school and went on painting and cleaning the classrooms.

 
sul Nilo
i colori del mercato

al mercato


5 commenti:

  1. Cara Giusi,
    oggi qua é un tempo novembrino e sono rimasta in ciabatte a ciondolare tutto il giorno. Non ho fatto proprio nulla, mangiato uova, tonno e taccole! Certo la tua vita è un attimo più movimentata
    Io mi sarei un po' impaurita con quell'andirivieni di motociclisti. Ti immagino sempre in una nuvola di polvere rossa! Il Nilo mi affascina molto e le foto sono sempre bellissime. Farai penso una nuova mostra.
    Io ho trascorso un weekend intenso: prima alla scoperta di Monza e poi a una "lezione" del mio ultranovantenne professore di italiano a Pisa. Una testa e una memoria da ventenne, non di oggi. A Pisa abbiamo completato con un super pranzo a base di ribollita, trippa e torta voi bischeri il tutto annaffiato da Morellino di Scansano! Roba leggera, dirai tu! Ti assicuro che se cotta a modo non risulta affatto pesante e non abbiamo preso neppure il caffè. Il locale si chiama" il campano" e mi trattano da regina. Lo terremo in considerazione per una delle nostre gite! Bagnone news: sabato Luigi Leonardi presenta il suo libro però a Pontremoli. Conto di andare. Poi qui tutto fila nella normalità a parte le nostre amiche operate ..... che torneranno presto in forma! Un grande abbraccio

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    1. grazie Rosanna per gli aggiornamenti. Ma chi altri, oltre a Grazia Gavarini, è stata operata?
      Hai ragione, mi immagini bene, sempre avvolta da una nuvola di polvere rossa. Le strade non sono tutte asfaltate e, appena si lascia la città, iniziano i km di polvere. Non ti dico quando si viaggia la sera e, quindi, non posso indossare gli occhiali da sole! polvere dappertutto! A me fa un po' invidia il tuo di fine settimana, specie per il cibo, anche se non sono una golosa e neppure una buongustaia....ma.... qui non faccio altro che mangiare riso e polenta fatto con la farina di mais bianco.... pero' per il pranzo abbiamo il privilegio dell'ananas e delle banane!!!! un abbraccione e alla prossima

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  2. La Marisa si è operata alla mano. Tra mani e piedi......io poi ho cercocale scatenata e le orecchie che quando parlano sento tutto rimbombare.... mi dicono aerosol, ma com'è noioso! Ciao e a stasera

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  3. La Marisa si è operata alla mano. Tra mani e piedi......io poi ho cervicale scatenata e le orecchie che quando parlano sento tutto rimbombare.... mi dicono aerosol, ma com'è noioso! Tienimi un posto nel tuo ospedale!

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