mercoledì 15 febbraio 2017

15 febbraio 2017
….. e poi ci sono le assurdità!!
Ci sono due ragazze tedesche molto giovani, 18 e 19 anni, che “appaiono” a scuola solo il martedì e mercoledì mattina. Sono due volontarie di un’associazione che opera negli orfanatrofi. Nessuno, nella “nostra” scuola ha capito cosa facciano da noi.
Stamane, nella seconda parte della mattinata, le due insegnanti di P3 con cui collaboro, hanno (finalmente!) deciso di dividere la nostra numerosissima classe in due gruppi.
Dopo l’intervallo, sono andata con il gruppo dei più deboli ed ho iniziato una lezione su nuove preposizioni: “in, a, dentro, attraverso, di fronte, giù/su, lungo”, con spiegazioni animate e relativi esercizi.
La classe, in numero ridotto, è stata attenta ed ha partecipato tant’è che nella correzione dei quaderni non ho trovato tantissimi errori.
Sul più bello, quando gli alunni erano motivati ed attenti, arriva una delle due ragazze e, senza nemmeno salutare né presentarsi, esordisce con: “sono qui per la lezione di arte” ed inizia a scrivere istruzioni sulla lavagna (in pratica scrive: - disegnate la vostra mano su un foglio).
Di fronte a questo comportamento, inadatto agli studenti, resto allibita. Indispettita, chiudo i miei quaderni, saluto l’insegnante Berna, saluto gli studenti e me ne vado. Orario: 12:40, mancano 20 minuti alla pausa pranzo.
Mentre sto attraversando il cortile della scuola per avviarmi verso casa, incontro Moses e gli racconto l’accaduto, esprimendogli, anche, il mio totale dissenso sul comportamento della volontaria ed il mio disappunto per l’interruzione della lezione e  la perdita di tempo.
Moses è d’accordo con me, ma sono convinta che anche lui non sappia cosa fare. C’è una tale disorganizzazione che, penso, sia difficile, anche per loro insegnanti locali,  capirla e sistemarla, soprattutto credo che non vogliano perdere opportunità di avere volontari disponibili.
Per finire: nel pomeriggio ho chiesto all’insegnante Berna com’è andata la lezione di arte. Mi ha risposto che gli alunni non hanno combinato nulla: primo perché non sono riusciti a capire bene cosa si volesse da loro e, secondo, perché non c’era tempo sufficiente per fare qualsiasi cosa.
Morale: tempo sprecato! Avremmo potuto finire la nostra lezione sulle preposizioni…… invece…..


 
un saluto da Sharon, Lidia e Giusi
15 febbraio 2017
….. strange things happen! The story of today:
There are two very young  (18 and 19) German girls who “appear” at school on Tuesdays and Wednesdays only for the morning lessons. They’re two volunteers of an association operating in the orphanages. Nobody in “our” school has yet understood their roles.
This morning, during the second lesson after break, the two teachers of P3 whom I’m supporting, have  (finally!) decided to split our super-crowded class into two groups.
After break, I went with the group of the weakest pupil and I started my lesson explaining new prepositions: “in, at, into, across, opposite, down/up, along”, using animated explanations and exercises.
The reduced number of students responded well and they were participating and well motivated.
At the top of the lesson, just when the pupils were more focused on the subject, one of the two German girls entered the classroom and without greeting or introducing herself but just saying “I’m here for your art class” started to write instructions on the blackboard (actually,  she wrote “draw your hand on a piece of paper”).
Such a behavior which, in my opinion, has a complete negative impact on the students, I feel very much surprised and disappointed. As a result, I closed my books, greeted  teacher Berna and the pupils and l left the classroom. It was 12:40, only 20 minutes to lunchtime.
While I was crossing the compound to head home, I met Moses and told him what happened emphasizing my disappointment for the girl’s behavior and for the interruption of the lesson including the waste of time.
Moses agreed with me but I’m totally convinced that he’s in troubles because he doesn’t know how to handle the situation in the future. There is such a disorganization that I assume the local teachers don’t know how to handle it and put remedies. Moreover, I think, they’re afraid of losing opportunities to have available volunteers but they could organize this type of activities in the afternoon after class……
The end of today’s story: in the afternoon, I asked teacher Berna how was the art lesson. She told me that the pupils didn’t do anything. First of all, because they were unable to understand what was asked them and second because there was not enough time to do anything.
Morale: it was just time wasted. We could have completed our lesson about prepositions….. instead….


3 commenti:

  1. Che peccato!
    Probabilmente hai proprio ragione, loro hanno bisogno di volontari e accettano tutti. Mi pare però che con Frida e la ragazza inglese ti trovi bene. Poi, per parlare chiaramente, credo che sia più importante, a quei livelli, una lezione d'inglese.
    Oggi con Giovanni, i miei cognati e un'altra decina di persone siamo andati a pranzo al Ristorante didattico del Pacinotti. C'erano due menù: uno di terra e uno di mare. Abbiamo preso tutti quelli di mare. Abbastanza buono, un po' di disorganizzazione nel servizio ma son ragazzi alle prime esperienze! Il colpo finale ce lo ha dato il dolce: tortino con il cuore caldo! Una colata di cioccolato veramente buona.... però dopo..... Ho fatto una camminata al ritorno e stasera ci siamo fatti una tisana e siamo già a letto. Scusa se ti parlo di cibo.... mi rendo conto....Domani dopo la palestra vado a Marina. Giovanni deve fare delle visite venerdì mattina al NOA e io i soliti controlli nel pomeriggio a Pontremoli. Uffa! Ormai non ne posso più! Ciao e un abbraccio.
    Giovanni credeva che San Valentino fosse oggi: Risultato? Gli ho pagato il pranzo!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. carissima Rosanna, hai interpretato benissimo il succo di quanto volevo esprimere: hanno anche bisogno di "arte", ma non così, la priorità è imparare a leggere, scrivere e parlare la lingua ufficiale ...e questo, purtroppo, non avviene. E' vero, hanno bisogno di tutti e, per evitare le carenze, accettano tutti, ma non sanno organizzarli.
      Con Frida ed Helen sto bene ed andiamo molto d'accordo. Per loro, ovviamente, sono la mamma e proprio stamane abbiamo avuto un bel discorso a tre sull'essenza del vivere! A scuola, pero', è tutto molto difficile e quando cerchi di cambiare.... ahi! nascono i problemi.
      Non scusarti, parlare di cibo a me non è così deleterio. Non sono una "buongustaia" anche se adesso mi manca moltissimo il caffè ed un bel piatto di pasta al pomodoro!!!
      Un bacione e.... viva la vita! ti abbraccio, saluta Giovanni

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