giovedì 22 febbraio 2018

22 febbraio 2018
le giornate trascorrono lente.
Al mattino, vado a scuola ed assisto l'insegnante della "top class" cioè il terzo anno di scuola materna prima di iniziare la scuola elementare. Insegno un pò d' inglese, attraverso le lettere dell'alfabeto, i numeri e gli oggetti di uso comune.
Oggi abbiamo, ad esempio, è stata la volta della lettera "e", il numero "6" e gli oggetti che si usano a scuola: il quaderno, la matita, il banco e il cancellino per pulire la lavagna.
Ho anche iniziato a fare un po' di esercizio con nome singolare e nomi plurali. E' piuttosto difficile seguire il metodo dell'insegnante perchè.... non c'è metodo! E' tutto un po' approsimativo, ma lo sforzo vale la pena!
I bambini sono molto vivaci ed indisciplinati, si muovono continuamente ed io posso fare ben poco considerato che non capisco e non so parlare la loro lingua.  Devo sempre far intervenire l'altra insegnante e farmi tradurre ciò che mi chiedono loro e ciò che io voglio dir loro. Non è semplice, ma, alla fine, con tanta pazienza, si arriva a tutto!
Ieri, ad esempio, ho introdotto il "doppio tick".
Dopo gli esercizi di scrittura, meglio, di copia di quello che scrivo alla lavagna, si passa alla revisione di ogni quaderno.
L'insegnante mi ha detto, sin dal primo giorno, che i bambini "amano" vedere il segno "visto" sulla pagina dove hanno scritto.
Per tenerli buoni, ho introdotto il "doppio visto" e, avendo imparato qualche parola della lingua locale, ho detto loro che avrei iniziato a mettere "ibiri (2) tick". Tutti in fila per ricevere il loro "ibiri tick"!
Il pomeriggio lo trascorro prevalentemente a casa. Ieri, però, mi sono concessa una lunga passeggiata fino all'altro villaggio che si trova sulle rive del Nilo. Lì c'è un campeggio, il "Nile Explorer" dove è possibile sedersi al bar e godersi il paesaggio con il Nilo che scorre lento nella sua lunga camminata verso Nord. Da quel punto, il fiume è bellissimo e ieri ho trascorso quasi due ore ad ammirare il paesaggio, Ho assorbito quella vista, che mi piace moltissimo; la ricordavo dallo scorso anno quando ci andavo in compagnia  di Frida, Helen e Cody  (gli altri volontari che erano qui con me nello stesso periodo in cui ci sono stata io) il martedì pomeriggio a prenderci una birra.
Quest'anno, le mie gite sono un po' più solitarie, ma - non per questo - meno belle ed interessanti.
La vista del "Grande fiume" da quel punto è impagabile e riempie gli occhi e lo spirito. Ieri mi sono soffermata a pensare al lungo viaggio del fiume prima di sfociare nel Mediterraneo. Ne tocca di luoghi belli ed affascinanti, come qui, al suo inizio e mi sono trovata a sognare ad occhi aperti: se potessi camminare nell'acqua ed arrivare sino alla sua foce, che meraviglia di viaggio sarebbe....
Beh, mi entusiasma il pensiero che, esattamente tra una settimana, sarò in viaggio per i quattro giorni di safari al Queen Elisabeth Park, uno dei parchi nazionali del paese. E' molto vicino alla zona dei vulcani Virunga, ai confini con il Rwanda e, sono sicura, sarà un'altra bella ed interessante avventura

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